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Hand | Galileo |
Relation to Discorsi |
Related to 2/00-th-00-dialog2. |
Transcription in the Edizione Nazionale |
373.1-13 |
FINAL TEXT | TEXT VERSIONS | |
Io suppongo (et forse potró dimostrarlo) che il grave cadente naturalmente vada continuamente accrescendo la sua velocità secondo che accresce la distanza dal termine onde si partì: come, v[erbi] g[ratia], partendosi il grave dal punto a et cadendo per la linea ab, suppongo che il grado di velocità nel punto (deletion) d sia tanto maggiore che il grado di velocità in c, quanto la (deletion) distanza da è maggiore della ca, et così il grado di velocità in e esser al grado di velocità in d come ea a da, et così in ogni punto della linea ab trovarsi con gradi di velocità proporzionali alle distanze de i medesimi punti dal termine a. Questo principio mi par molto naturale, et che risponda a tutte le esperienze che veggiamo negli strumenti et machine che operano percotendo, dove il percuziente fa tanto maggiore effetto quanto da più grande altezza casca: et supposto questo principio dimostreró il resto. | First version | |
Io suppongo (et forse potró dimostrarlo) che il grave cadente naturalmente vada continuamente accrescendo la sua velocità secondo che accresce la distanza dal termine onde si partì: come, v[erbi] g[ratia], partendosi il grave dal punto a et cadendo per la linea ab, suppongo che il grado di velocità nel punto di d sia tanto maggiore che il grado di velocità in c, quanto la linea distanza da è maggiore della ca, et così il grado di velocità in e esser al grado di velocità in d come ea a da, et così in ogni punto della linea ab trovarsi con gradi di velocità proporzionali alle distanze de i medesimi punti dal termine a. Questo principio mi par molto naturale, et che risponda a tutte le esperienze che veggiamo negli strumenti et machine che operano percotendo, dove il percuziente fa tanto maggiore effetto quanto da più grande altezza casca: et supposto questo principio dimostreró il resto. | ||
EDITORIAL MARKUP | ||
Io suppongo (et forse potró dimostrarlo) che il grave cadente naturalmente vada continuamente accrescendo la sua velocità secondo che accresce la distanza dal termine onde si partì: come, v[erbi] g[ratia], partendosi il grave dal punto a et cadendo per la linea ab, suppongo che il grado di velocità nel punto {DELETION-1} di {END-OF-DELETION-1} d sia tanto maggiore che il grado di velocità in c, quanto la {DELETION-1} linea {END-OF-DELETION-1} distanza da è maggiore della ca, et così il grado di velocità in e esser al grado di velocità in d come ea a da, et così in ogni punto della linea ab trovarsi con gradi di velocità proporzionali alle distanze de i medesimi punti dal termine a. Questo principio mi par molto naturale, et che risponda a tutte le esperienze che veggiamo negli strumenti et machine che operano percotendo, dove il percuziente fa tanto maggiore effetto quanto da più grande altezza casca: et supposto questo principio dimostreró il resto. |
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